Ho sempre invidiato i surfisti. Forse perché sono forti e impavidi, mentre io a scuola venivo chiamato “il tappino”. Da lì, in effetti, l’onda mi appariva veramente alta, insuperabile. Fermo a guardarla, le proporzioni non cambiavano, così mi è venuta un’idea: non posso cambiare l’onda, devo cambiare lo sguardo. Col tempo le cose per tappino sono migliorate, ha incontrato così tante persone che ha smesso di vedersi solo davanti all’onda e ha imparato a conoscere le sue gambe e il mare. Cos’è che ha funzionato? Due cose: restare in ascolto e restare connesso. Se non ascolto, non comprendo il contesto, e se non so dove mi trovo è difficile che possa capire dove andare. Se resto isolato, rinuncio all’ascolto degli altri, le cui strade possono rivelare occasioni impensabili per la mia. È comprensibile che talvolta si possa essere tentati ad abbassare la testa sperando di sopravvivere all’onda, ma il tappino che vive in me ha una storia da raccontare, quella di non temere il cambiamento, ma di imparare a cavalcarlo. Attraverso la lettura del libro e la pratica dei 12 take away, maturerai una sana ed efficace gestione del tuo network relazionale, che ti aiuterà a trasformare onde in opportunità.